terça-feira, julho 18, 2006

Arrivederci Damiano!


"Non e’ sicuramente un periodo tranquillo per la mia vita privata e professionale. Non ho avuto tempo, modo, occasione e soprattutto lo spirito giusto per rendere pubblica una decisione che ho preso gia’ da qualche settimana.

Dopo 10 anni a Roma e dopo 10 anni nella Roma ho deciso di cambiare. Non e’ semplice per me trovare le parole per esprimere cosa significa tale passo.
In questo periodo ho lasciato correre parecchie ipotesi, considerazioni, pettegolezzi in tv, radio e giornali e mai ho avuto lo spunto per porvi un freno. Mi sembra doveroso farlo ora, all’indomani di tanti messaggi di stima, d’affetto, solidarieta’ e conforto che ho ricevuto (ringrazio tutti anche a nome della mia famiglia!) e che mi ‘impongono’ di non illudere/preoccupare oltre … (c’e’ chi spera che rimanga e ci sono forse, forse anche quelli che temono che rimanga..).
Un anno fa mi ero trovato piu’ o meno nella stessa situazione, con lo stesso stato d’animo ed alla fine avevo scelto di tornare. Ero fortemente tentato di non tornare ma poi ho scelto di rivestire la maglia giallorossa e non mi sono sbagliato.
Non mi sono sbagliato perche’ ho avuto parecchie soddisfazioni irripetibili ma purtroppo non mi sono sbagliato nemmeno nei tentennamenti.
Ho avuto nell’ultimo periodo la sensazione di non trovarmi piu’ in sintonia, di non provare piu’ lo stesso entusiasmo.. Ho deciso di cambiare per ritrovare la passione ed il sorriso che stavano purtroppo scemando.
Alla base della mia scelta non ci sono motivi legati a proposte, trattative, offerte. L’aspetto strettamente tecnico/sportivo non incide su una scelta che mi pesa, mi ha pesato quando l’ho fatta ed ancora oggi mi crea non poche difficolta’, sia nell’animo che nell’aspetto puramente pratico dell’organizzazione della mia vita familiare/professionale.
Ci sara’ il modo e l’occasione per salutare Roma, la Roma, i tifosi nel modo migliore anche se non sara’ facile.. 10 anni di emozioni difficilmente si riescono a raccontare e temo che rimarro’ a corto di parole. Non posso fare a meno di ringraziare, di ringraziare e ringraziare perche’ ho avuto molto ma, come purtroppo mi sono accorto, in tutte le cose della vita… c’e’ un termine triste e inevitabile. Sto parlando di lavoro, di sport… non sono il primo e non saro’ l’ultimo a cambiare squadra, azienda, citta’…. E chissa’… lavoro. Per questo la mia tristezza e’ contenuta, la mia emozione controllata e la mia serenita’ sufficientemente solida.

Il mio futuro professionale non so cosa mi riservera’, l’obbiettivo e’ di trovare il luogo e la situazione giusta per poter riprendere con nuovo spirito ed energia a lavorare dando calci ad un pallone.

Sono sicuro che non tutti capiranno ma spero con il tempo di poter spiegare meglio, avrei pagine da scrivere ma per ora va bene cosi’…"